Goya, a colori e parole: il ruolo del design culturale nella mostra al Memoriale Veneto della Grande Guerra
- A.G.V. | Amadou Comunicazione
- 4 gen
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Aggiornamento: 4 mag
Nel 2023, Okam Imago ha realizzato gli apparati grafici e promozionali della mostra temporanea "Francisco Goya. Tutto va alla rovescia / Todo va revuelto. I Disastri della guerra" allestita al Memoriale Veneto della Grande Guerra di Montebelluna. In questo post, ti raccontiamo i retroscena del lavoro che ha suggellato l'inizio di una lunga collaborazione con MeVe.

Come ricorda Fulvio Irace, docente del Politecnico di Milano, nella sua introduzione "Design & Cultura Heritage", la parola design è un termine tradizionalmente "associato al disegno e al progetto di un bene d’uso nella logica del paradigma industriale moderno". Ma nella nostra contemporaneità, il design ha da tempo smesso di produrre solo oggetti, per proporsi:
come servizio, come attività in grado di stabilire connessioni tra sistemi diversi, per aumentare la gamma delle prestazioni dal mondo dei consumi a quello della fruizione.
Possiamo allora parlare di design dei Beni Culturali, ma anche di design culturale degli apparati grafici in un allestimento museale o espositivo, considerando sia i cartelli con testi informativi che i materiali di promozione. Questi elementi grafici sono progettati con una sensibilità culturale che arricchisce l'esperienza del visitatore rispettando e valorizzando le opere e il contesto.
Già nelle "Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale" (2001) e poi ancora nelle Linee Guida per la Comunicazione per i Musei, (2015) il MIBACT era entrato nel merito degli allestimenti museali chiarendo, ad esempio, che "il contenuto delle didascalie di una mostra, deve essere comprensibile a un pubblico di diversa formazione culturale".
Il design degli apparati grafici di una mostra si rivela un mediatore cruciale, un ponte visivo capace di tradurre l'erudizione di conservatori e storici dell'arte in un sapere accessibile e coinvolgente per i visitatori.
il design degli apparati grafici di un allestimento non è un semplice contorno, ma un vero e proprio motore che amplifica le voci dei curatori, plasmando il flusso delle informazioni verso la comprensione del pubblico.
L'allestimento creato da Okam per le piccole incisioni di Francisco Goya consisteva nella creazione di grafiche informative: pannelli a sostegno delle opere, totem, colophon...

Il design culturale in mostra. Apparati grafici informativi: cartelli e didattiche
Alcune scelte che possono sembrare dettate dal gusto personale di un designer o dai desideri di un curatore o di una curatrice sono in realtà il frutto di un lavoro di ricerca che nasce per rispettare, rispecchiare e trasmettere alcune peculiarità dei beni esposti in una mostra. Qualche esempio delle azioni che si mettono in campo per migliorare l'esperienza di visita e di comprensione:
Tipografia e leggibilità
Scelta dei caratteri: i caratteri tipografici non sono neutri, ma possono evocare epoche storiche o avere connotazioni culturali specifiche. La scelta deve essere in armonia con il tema della mostra e garantire la massima leggibilità per un pubblico diversificato
Gerarchia visiva: la gerarchia delle informazioni (titoli, sottotitoli, corpo del testo) deve essere sempre chiara e intuitiva per agevolare la comprensione di tutti
Contrasto e dimensioni: un contrasto adeguato tra testo e sfondo e dimensioni dei caratteri leggibili serve ad aiutare persone con diverse capacità visive.
Coerenza visiva
Mantenere una coerenza visiva tra tutti gli apparati grafici e con l'allestimento generale della mostra rafforza l'identità culturale del progetto.
Organizzazione e flusso delle informazioni
Presentare le informazioni in modo chiaro, conciso e ben organizzato, facilita la comprensione anche per chi ha poco tempo o una conoscenza pregressa limitata sull'argomento.
La disposizione dei cartelli e la sequenza delle informazioni guidano il visitatore in modo logico attraverso la narrazione della mostra.
Il design culturale dei materiali di promozione: locandine, social Media
Per garantire coerenza visiva tra tutti gli apparati grafici, Okam Imago ha realizzato per la mostra anche:
banner pubblicitari, allestiti nelle vie cittadine
template e immagini per la campagna social di promozione della mostra
poster promozionali
apparati grafici per la promozione dell'esposizione nel web
Le buone regole seguite per coordinare tutti questi dispositivi del racconto sono poche, ma preziose e vale sempre la pena di ricordarle:
– le immagini e i messaggi utilizzati nella promozione devono riflettere in modo autentico il contenuto culturale della mostra, evitando sensazionalismi o stereotipi
– messaggi e immagini devono potersi adattare ai diversi canali di comunicazione e ai diversi pubblici (nel caso di questa mostra, abbiamo scelto di non utilizzare nella promozione le immagini di Goya più cruente, proprio nel rispetto dei diversi target che avrebbero potuto incontrare il messaggio)
– le informazioni sulla mostra (date, orari, costi, accessibilità) devono essere facilmente reperibili e comprensibili per tutti
Prima di Salutarci
In sintesi, il design culturale degli apparati grafici in un allestimento museale o in una mostra richiede:
Ricerca approfondita: Comprendere il contesto culturale della mostra e del pubblico.
Sensibilità e rispetto: Evitare stereotipi, generalizzazioni e appropriazioni
Chiarezza e accessibilità: Rendere le informazioni comprensibili e fruibili per tutti.
Coerenza e armonia: Integrare gli elementi grafici con l'allestimento generale e con l'identità culturale del progetto.
Consapevolezza dell'impatto: Considerare come le scelte grafiche possono influenzare la percezione e la comprensione culturale della mostra.
Un approccio attento al design culturale degli apparati grafici contribuisce significativamente a creare un'esperienza museale o espositiva più ricca, inclusiva e rispettosa della diversità culturale.
Se ti piace quel che hai letto – e quel che hai visto – e credi di aver bisogno di una mano, scrivi a Okam Imago.
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