Progettare con empatia: una nuova vita visuale all'Università della Terza Età
- A.G.V. | Amadou Comunicazione

- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Cosa succede alle nostre abitudini di visual design quando si deve progettare per un'istituzione storica, con 35 anni di attività, e un pubblico specifico come quello dell'Università della Terza Età?
Il mondo della grafica, con la sua tendenza a usare font troppo piccoli o contrasti inadeguati, è molto spesso una barriera invisibile per intere categorie di persone: anziani con difficoltà di vista o mobilità, dislessici, daltonici o ipovedenti. Il mio recente progetto con UTEM – Università della Terza Età di Montebelluna – per il rinnovamento della loro identità visiva e la realizzazione di nuovi materiali per la comunicazione online e offline è stato guidato proprio dall'esigenza di progettare con profonda empatia e rispetto per le necessità degli iscritti.

I codici della grafica per la Terza Età
Il lavoro di ricerca più intenso è stato dedicato a comprendere a fondo le necessità del pubblico senior nella fruizione di materiali al fine di garantire usabilità e piena accessibilità visiva.
Ecco alcuni dei principi chiave che hanno guidato la progettazione della brochure del programma corsi, delle locandine eventi e del web design:
Leggibilità Massima (Offline)
– Contrasto Cromatico Elevato: ho scelto abbinamenti di colori con un alto coefficiente di contrasto per facilitare la lettura, specialmente per chi può avere lievi deficit visivi. Il bianco su colori scuri pieni (e viceversa) è stato il nostro alleato.
– Corpo del Testo Generoso: addio ai font troppo piccoli! Sia nella brochure che nelle locandine, la dimensione dei caratteri è stata aumentata notevolmente. Ho preferito caratteri sans-serif puliti e robusti, con spaziatura adeguata tra le righe per evitare l'affollamento visivo.
– Layout Chiaro e Ordinato: per separare chiaramente i blocchi di testo e le immagini, guidando l'occhio in modo logico e sereno attraverso il contenuto.

Usabilità e chiarezza (Online)
Il web design deve mettere l'usabilità al primo posto. Il sito non deve confondere, ma informare con immediatezza.
– Navigazione Intuitiva: la struttura del sito è stata semplificata al massimo. I menu di navigazione sono essenziali, chiaramente etichettati e posizionati in punti facili da trovare (in alto o a sinistra).
– Target Toccabili Ampi: i pulsanti e i link non sono piccoli "bersagli" difficili da cliccare; sono stati dimensionati per essere facilmente intercettati anche da chi usa dispositivi touchscreen o ha meno precisione nell'uso del mouse.
– Istruzioni Chiave Evidenziate: le informazioni fondamentali (come l'iscrizione, l'orario di un corso, o i contatti) sono sempre ben visibili, con una gerarchia visiva che non lascia spazio a dubbi.
Ricerca integrata
Visto che la comunicazione non si esaurisce solo nell'immagine, il progetto UTEM ha coinvolto anche Amadou (web writing, UX, SEO), un compagno di squadra irrinunciabile quando si vuole raggiungere un risultato davvero sinergico. Nel lavoro di ricerca preliminare, Amadou si è concentrato sull'analisi del comportamento degli utenti della terza età, studiando diversi casi per identificare nuovi principi di accessibilità. Per approfondire il tema, date un’occhiata agli articoli del blog Micelio:
Il Design come servizio
Questo progetto mi ha insegnato che il design più efficace non è necessariamente quello più alla moda, ma quello che serve meglio il suo utente.
Per UTEM, dare una nuova identità visiva non ha significato solo migliorare l'estetica, ma anche abbattere barriere invisibili e rendere l'accesso all'istruzione e agli eventi più semplice e meno stressante per un pubblico che merita di continuare a imparare e socializzare in tutta serenità.
È stata una grande soddisfazione vedere come una comunicazione visiva pensata e rispettosa possa contribuire al successo di un'istituzione così importante per la comunità.





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